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Sergio Padovani, Substine/Abstine, 2023
olio, bitume e resina su tavola richiudibile, 37,5 x 39 cm
olio, bitume e resina su tavola richiudibile, 37,5 x 39 cm
Sergio Padovani nasce nel 1972 a Modena, dove vive e lavora. Per diversi anni è musicista nella sperimentazione e nella ricerca, senza confinamenti e limitazioni. Dal 2006 la musica subisce un inarrestabile processo, il cui verdetto finale è la trasmutazione totale e definitiva nella Pittura. Assolutamente e necessariamente autodidatta, affronta questo nuovo iter come la risalita di una voragine profonda, riempitasi improvvisamente di luce. La pittura è dunque una manifestazione salvifica, attraverso la quale ritrarre la personificazione del bisogno più ancestrale dell’uomo: la salvezza. Nel solco della grande pittura del Quattrocento, la visionarietà del suo dipingere (privo di bozzetti preparatori) trova la sua narrazione nel confronto con le istanze del contemporaneo, attraverso la simbologia e l'importanza dei dettagli. Negli anni è finalista di numerosi premi, tra cui il Premio Arte Mondadori, il Premio Celeste, il Premio Combat, il Premio Vasto e il World Wide Kitsch International Competition. Nel 2009 vince il Premio Arte Laguna. Nel 2011 è alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia, sezione regionale Torino; nel 2016 è protagonista alla Biennale del disegno di Rimini. Nel 2017 il Museo Diocesano di Arte Sacra di Imola ospita la sua personale Sanctimonia; l’anno dopo espone al Palazzo Ducale di Castelnovo ne’ Monti (RE) e alla Rocca Sforzesca di Riolo Terme (RA). Nel 2019 la sua mostra L’invasione inaugura la The Bank Contemporary Art Collection a Bassano del Grappa, ora Fondazione THE BANK ETS. Nel 2021 la Fondazione Stelline di Milano ospita la sua personale I folli abitano il sacro. Alla fine dello stesso anno è l’artista scelto per rappresentare con il suo quadro Stelle Aperte il complesso “rapporto artistico” tra Dante e Giotto nella grande collettiva A riveder le stelle dei Musei Civici Eremitani di Padova. Nel 2022 espone nella Chiesa Monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino (PG) e l’anno seguente al Reial Cercle Artistic de Barcellona, in Spagna. Nel 2024 l’esposizione itinerante Pandemonio, prodotta dalla Fondazione THE BANK ETS, viene presentata ai Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, con successive tappe a Modena e Bassano del Grappa. Ad aprile 2024 inaugura una personale in Francia presso la Galerie Schwab Beaubourg di Parigi e a giugno espone a Chianciano Terme in una mostra curata da Roberta Tosi. Dal 2023 la sua ricerca musicale, precedentemente interrotta, torna prepotentemente a fare da contraltare alla pittura. Le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni in Italia e in Europa, e in permanenza al Museo Diocesano d’Arte Sacra di Imola, al MACS di Catania, al Museo Michetti (CH), al MCA di Camo (CN), al Museo Ruggi d’Aragona (CS) e alla Fondazione THE BANK ETS.
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