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Raffaele Santillo, Ragazzi di colza, 2025

olio su tela, 140 x 110 cm

Raffaele Santillo nasce a S. Maria Capua Vetere (CE) nel 1966. Vive e lavora a Pordenone dal 1998. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di S. Leucio e il corso di laurea in Architettura presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli. A Pordenone ha lavorato per oltre un decennio come collaboratore in uno studio di architettura. Dipinge con continuità dal 2005, una necessità forse legata alla lontananza dalla sua regione nativa e dalle persone che hanno fatto parte della prima metà della sua vita; non a caso la sua pratica pittorica si sviluppa sovente a partire da immagini e situazioni del passato. I dipinti sono contraddistinti da un segno fluido e minimale, caratterizzati da una figurazione appena accennata e dalla presenza di un colore liquido che, attraverso la sovrapposizione di più strati trasparenti, è capace di delineare situazioni inattese ed evocative. Le figure, a volte disallineate e inserite in paesaggi panoramici, si manifestano come ricordi sfocati o fugaci e raccontano di una quotidianità e ambienti ordinari. Abitualmente inizia con un disegno approssimativo a matita, successivamente lavora per stratificazioni prima con colori acrilici e poi con colori ad olio. I soggetti sono radicati principalmente nella sua memoria personale, tuttavia, una volta che è sulla tela, si arrende a qualcosa di più intuitivo che trascende l’atto di riprodurre un ricordo. Il processo pittorico stesso apre un portale, permettendo alle associazioni emotive e sentimentali di emergere e modellare fluidamente l'immagine finale. Uno degli aspetti che più lo interessa è il desiderio di distillare un'intera scena in pochi segni per raggiungere un elevato livello di sintesi, e riuscire a tradurre le complessità della psiche umana utilizzando solo gli elementi visivi essenziali. Tra le sue mostre personali e collettive si citano: Quotidiano transitorio (Palazzo Ragazzoni, Sacile, 2025); Faccio sempre debiti con i sogni (SMDOT/Arte Contemporanea, Udine, 2024); Wein & Kusnt (Weingut Kodolitsch, Leibnizt, AT, 2023); Sentimental boys (Chàssis, Torino, 2024) e Non per ripetere il mondo (Villa Ottelio, Ariis di Rivignano, 2024).

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