6.

Pete Wheeler, Senza titolo, 2011

olio su tela, 260 x 240 cm

Pete Wheeler è nato a Geraldine, in Nuova Zelanda, nel 1978. Dopo aver conseguito un MFA all'Università di Canterbury, ha vissuto e lavorato a Berlino per dieci anni, ed è poi tornato in patria. Ha all'attivo oltre 15 mostre personali in Nuova Zelanda, Australia, Stati Uniti ed Europa. Nel 2010 e 2011 ha esposto alla galleria Peres Project di Berlino, e nel 2011 ha partecipato a Liste a Basilea. È stato finalista ai James Wallace Trust Awards nel 2017 e le sue opere sono presenti nelle collezioni di James Wallace, Zabludowicz (Londra) e Martin Sosnoff (New York). Il lavoro di Wheeler ruota attorno a temi di morte, tempo e storia, includendo simboli ricorrenti come teschi, elementi naturali e figure della cultura popolare. Le sue opere sfuggono a una chiara classificazione, influenzate da un’estetica street grezza tipica dell'ambiente urbano (Berlino) e spesso caratterizzate da immagini provocatorie, di matrice politica o elementi di cultura pop. Wheeler affronta le sue grandi tele con ironia e intenzione, mettendo costantemente alla prova i confini per mantenere spontaneità ed entusiasmo, evitando l'eccesso e concentrandosi su ciò che è diretto, audace e coraggioso. Esplora in modo giocoso il concetto di ispirazione, convinto che la creazione artistica mescoli sempre alto e basso, il raro, il già esistente e l’ordinario.

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