Fondazione The Bank ETS
Da Gonzalo Borondo a He Wei
Nuove prospettive della pittura contemporanea dalle recenti acquisizioni della Fondazione THE BANK ETS
A cura di Cesare Biasini Selvaggi
A cura di Cesare Biasini Selvaggi
Da Gonzalo Borondo a He Wei. Nuove prospettive della pittura contemporanea dalle recenti acquisizioni della Fondazione THE BANK ETS
Cultori della qualità e del “ritorno al mestiere”, gli autori qui selezionati mostrano, ancora una volta, la rivoluzione silenziosa della pittura, in particolare di quella figurativa, la sua capacità di rinnovarsi nel tempo in forme sempre più attuali, muovendosi sui sentieri accidentati quanto effimeri del presente in divenire. Nel contesto inedito della tecnicizzazione della sensibilità umana che sta mutando profondamente l’esperienza percettiva. Una “rivoluzione silenziosa” che ha oggi, ancora una volta, uno dei suoi più interessanti epicentri proprio in Italia.
Tutti i pittori qui riuniti riflettono direttamente o incidentalmente sui problemi legati al medium, alla metapittura (la sua estensione semantica, per esempio, dai territori dell’installazione a quelli della scultura e della videoarte), al rapporto tra figurazione e astrazione. Ci sono quadri intesi ora come dispositivi di rappresentazione ora come presenze nella loro dimensione oggettuale, immersi nell’alveo della ridefinizione di alcuni generi tradizionali della storia dell’arte (come il ritratto, il paesaggio e la natura morta), oltre che nell’appropriazione consolidata di temi e di generi provenienti da altri ambiti linguistici, dalla letteratura e dal cinema (giallo, noir, pulp, fantascienza) fino ai video musicali e all’animazione digitale.
Si tratta di una ricerca pittorica che si muove fondendo in maniera indissolubile la vicenda esistenziale con l’essere artista. Si tratta di casi di sovrapposizione tra arte e vita, sul modello di quello, ancora più radicale, incarnato da Joseph Beuys. Per la maggior parte di loro significa tornare indietro a un tempo senza storia e a luoghi ancestrali nei quali vi è il dominio incorrotto della natura; luoghi dove dominano le emozioni e prevalgono l’empatia, la spontaneità e i sentimenti più genuini. I temi inventariati comprendono il mito innocente e selvaggio che si svela nella campagna, l’io fanciullo e il tempo dell’infanzia, lo spirito di auto-rappresentazione dei luoghi e delle comunità, la memoria individuale e quella collettiva, la storia interiore o l’identità svelata, le contraddizioni che rimandano ai valori archetipi dell’esistere, il sogno (espressione simbolica dell’inconscio) e la percezione reale (determinata dal rapporto dell’Io con il mondo esterno), in cui allegorie e simboli sono il trait d’union per sintonizzarsi.
Quarantanove artisti che praticano una pittura d’après per reincantare il mondo con evocazioni simboliche della realtà, racconti metaforici non lineari, allusivi e allucinati. A cui si aggiungono percezioni fiabesche con scorribande visionarie tra i secoli e tra gli abitanti della fantasia di ogni tempo, e una memoria immaginifica che, alla David Lynch, riduce talvolta le figure e i paesaggi a immagini tanto essenziali da vacillare sul confine dell’astrazione. Senza, tuttavia, mai rinunciare all’ironia, a riferimenti impertinenti, alle critiche sociali, e senza dimenticare – per dirla con le parole del critico Alfredo Cramerotti – che «La pittura non riguarda le idee, ma piuttosto è essa stessa il soggetto dell’opera».
Riccardo Albiero
Luca Andreatta
Alessandro Bazan
Alessandro Bellucco
Giovanni Bongiovanni
Gonzalo Borondo
Ariel Cabrera Montejo
Chiara Calore
Nicola Caredda
Alberto Castelli
Guglielmo Castelli
Grazia Cucco
Paolo De Biasi
José Victor De Castro Negreiros
Nebojša Despotović
Marco Fantini
Andrea Fontanari
Rachele Frison
Emanuele Giuffrida
Federico Guida
Laika
Israel Larios
Iva Lulashi
Marco Luzi
Andrea Martinelli
Matteo Massagrande
Silvia Mei
Michele Moro
Laura Omacini
Manuel Pablo Pace
Sergio Padovani
Luca Pignatelli
Davide Quartucci
Leo Ragno
Agostino Rocco
Paul Rog
Raffaele Santillo
Chiara Sorgato
Nazar Strelyaev-Nazarko
Cristiano Tassinari
Lorenzo Tonda
Giuseppe Vassallo
Nicola Verlato
Daniele Vezzani
He Wei
Pete Wheeler
Liu Xuanzhu
Jacopo Zambello
Gahel Zesi
Fondazione THE BANK ETS - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea
È un’istituzione nazionale dedicata alla pittura contemporanea, centro di ricerca e di formazione specialistica con l’obiettivo di avvicinare all’arte italiana e internazionale un pubblico sempre più vasto. Istituita nel mese di agosto 2023 dal collezionista Antonio Menon, suo Presidente, la Fondazione è un ente no-profit che ha le proprie radici nella raccolta d’arte conosciuta come The Bank, in quanto allestita all’interno di un’ex filiale della Banca Commerciale Italiana. La collezione, avviata nel 2001 e costituita attraverso il dialogo con artisti, galleristi, curatori e critici, presenta oltre 1.200 dipinti che riflettono la pluralità delle ricerche pittoriche dagli anni ottanta del Novecento a oggi, in Italia e in alcune parti del mondo. Partendo da questo patrimonio che si arricchisce periodicamente, la Fondazione ha individuato specifici campi di interesse: pittura contemporanea italiana e internazionale (con una sezione dedicata anche alla scultura di figura contemporanea); archivi fotografici e banche dati documentarie di pittori contemporanei; biblioteca specializzata in pittura contemporanea; tutela e conservazione delle opere, sostegno alle diverse generazioni di pittori e pittrici attraverso la realizzazione di mostre e di produzioni editoriali specializzate (cataloghi, monografie, cataloghi ragionati).
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